Sabato sera, visto che avevo invitato a casa a mangiare qualche pizza degli amici tra i quali c’erano anche cacciatori, e visto che siamo in stagione ho voluto provare una pizza “strana”…. ad imitazione di un piatto veneto“POLENTA E OSEI”, cioè spiedo di uccelli e polenta fritta nel grasso rilasciato dagli uccellli e dalla pancetta in cottura, logicamente adattao ad una pizza.

pe cui, giovedì sera ho fatto il solito impasto al 58% di idratazione, con lievito madre in polvere (ruggeri) ( 20 gr. per 5 Kg. di impasto finito) 20% semola rimacinata e il resto farina per pizze molino Pellegrini , poi ho preso 600 gr. di impasto e ho aggiunto acqua e farina gialla (varietà pregiata mais marano), ho rimesso nell’impastatrice e una volta incordato il tutto ho messo gli impasti in frigo a 3° fino a sabato mattina.
Sabato ho preparato le palline di impasto da 300 gr. e le ho lasciate a temperatura ambiente fino alla sare alle 19:30.

devo dire che l’impasto con la farina gialla risultava molto più stendibile, nessuna elasticità, facile da lavorare, il risultato? secondo me molto buono, la pizza risulta lievitata con un bel cornicione lo stesso, ma un po’ piu croccante all’esterno.

Per l’abbinamento al piatto di cui sopra ho aggiunto : mozzarella, fegatini di pollo saltati in padella con salvia, guanciale al pepe che sciogliendosi in parte dona il sapore classico dello spiedo e la pasrte che rimane diventa croccante come bacon e trito di foglie di salvia fresca.
Infornata a 550° per 60-70 secondi

qualche altra pizza della serata:

funghi, guanciale e fegatini, polpa di granchio, salamino, patè di peperoncino e peperoncino fresco fatally yellow, peperoni al forno con aglio

margherita con bufala e basilico greco

e questa sempre con impasto con farina gialla ma tirata a mattarello

fegatini di polle e guanciale, verza e salsiccia, provola e peperoni friggitelli e ovetto all’occhio di bue… ( il piatto è sotto, e misura 34 cm, per cui la pizza è sui 40 cm.)

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